IGS Brasil, Florianopolis, 24-25 febbraio 2018.
Lançamentos do livro “Nas Trincheiras do Ocidente” Brasil, 2018

Un secolo di rivoluzioni. Percorsi gramsciani nel mondo. (Convegno di studi internazionale)
Università di Cagliari – Regione Autonoma della Sardegna – Comune di Cagliari
GramsciLab – Associazioni gramsciane sarde
Convegno internazionale per l’Anno Gramsciano
Cagliari 27-28 aprile 2017
Un secolo di rivoluzioni. Percorsi gramsciani nel mondo
A Century of Revolutions. Gramscian Paths across the World
Teatro Piccolo Auditorium
Piazzetta Dettori, Cagliari
Giovedì 27 aprile
ore15,00 – 19,30
Saluti
Maria Del Zompo, Rettore Università di Cagliari
Cecilia Novelli, Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni
Ignazio Putzu, Direttore del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica
Massimo Zedda, Sindaco Comune di Cagliari
Paolo Frau, Assessore alla Cultura, Comune di Cagliari
Giuseppe Dessena, Assessore alla Cultura, Regione Sardegna
Rappresentanti Associazioni gramsciane
Intervento introduttivo
Patrizia Manduchi, DISSI e GramsciLab
1^ Sessione
ore 16,30 -19,00
Dall’agire rivoluzionario al populismo. Conflitti e rivoluzioni nel “secolo breve”
From Revolution to Populism: Conflicts and Revolutions in the “Short Twentieth Century”
discussant Mauro Pala
- Angelo D’Orsi, Università di Torino
Da Lenin al Sessantotto: le rivoluzioni del secolo breve
- Lea Durante, Università di Bari
Aleksandra Kollontaj e Clara Zetkin: per una genealogia femminista della Rivoluzione
- Michele Cometa, Università di Palermo
Gramsci e Benjamin: un’affinità postuma?
- Roberto Dainotto, Duke University, Usa
Vedi alla voce “Populismo”: l’attualità della lezione di Antonio Gramsci
Dibattito
ore 19,00 – 19,30
Venerdì 28 aprile
ore 9,00 – 19,30
Intervento introduttivo
Álvaro Marcelo García Linera, Vice Presidente della Bolivia
2^sessione
ore 9,30-11,00
Conflitti e rivoluzioni nel XXI secolo: prospettive epistemologiche gramsciane
Conflicts and Revolutions in the XXI century: Gramscian Epistemological Perspectives
discussant Sabrina Perra
- Guido Liguori, Università di Roma
Il concetto di rivoluzione in Gramsci, dall’Ottobre ai Quaderni del carcere
- Miguel Mellino, Università l’Orientale Napoli
Secolare, subalterno, postcoloniale. Decolonizzare il marxismo occidentale a partire da Gramsci
- Gilbert Achcar, SOAS, University of London
Morbid Symptoms: A Gramscian Perspective on Global Developments
Coffee break ore 11,00 – 11,30
3^ sessione
ore 11,30-13,30
Movimenti contro egemonici e rivoluzioni passive in Asia e America Latina
Passive Revolutions and Counter-hegemonic Movements in Asia and Latin America
discussant Francesca Congiu
- Gianni Fresu, Universidade Federal de Uberlandia, Brasile
Coutinho, traduttore e interprete di Gramsci. L’elaborazione di una teoria gramsciana sul Brasile
- Ana Maria Said, Universidade Federal de Uberlandia, Brasile
Rivoluzione e democrazia: l’eurocomunismo in Brasile nel crepuscolo della dittatura
- Kevin Gray, University of Sussex, GB
Beyond States and Markets: Late Development and Passive Revolution in East Asia
Dibattito
ore 13,30 – 14,00
4^ sessione
ore 15,30 – 17,30
Percorsi rivoluzionari in Medio Oriente
Revolutionary Paths in the Middle East
discussant Alessandra Marchi
- Massimo Campanini, Università di Trento
Gramsci e la ricerca dell’egemonia nel pensiero politico islamista contemporaneo
- Asef Bayat, University of Illinois, USA
Revolutions of the Neoliberal Times. From the Iranian revolution to the Arab Spring
- Gennaro Gervasio, Università Roma 3
La Rivoluzione Egiziana: una prospettiva subalterna
- Daniela Melfa, Università di Catania
Utopie rivoluzionarie e comunisti in Tunisia. Itinerari di un’élite
Dibattito e saluti finali
Comitato Scientifico :
Francesca Congiu (Università degli Studi Cagliari)
Gianni Fresu (Universidade Federal de Uberlandia, Brasile)
Patrizia Manduchi (Università degli Studi di Cagliari)
Alessandra Marchi (Università degli Studi di Cagliari)
Mauro Pala (Università degli Studi di Cagliari)
Sabrina Perra (Università degli Studi di Cagliari)

Ciclo di seminari: “Unità diseguale e relazioni coloniali. Letture gramsciane dal mondo arabo-mediterraneo all’America Latina”
“Gramsci Lab”
Laboratorio internazionale di studi gramsciani
Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni della Università di Cagliari
Anno accademico 2016/2017
Corso di Laurea DISSI della Professoressa Patrizia Manduchi
(info: gramscilab@gmail.com)
“AULAS ABIERTAS”
Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica
Programma Visiting Professor 2016-17 Regione Autonoma della Sardegna
Ciclo di seminari
Unità diseguale e relazioni coloniali.
Letture gramsciane dal mondo arabo-mediterraneo all’America Latina
Visiting Professor Gianni Fresu (Universidade Federal de Uberlândia)
1
La Sardegna di Gramsci
Laboratorio e anticipazione della Questione meridionale.
(giovedì 4 maggio, ore 16:00/19:00)
Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni della Università di Cagliari, Viale S. Ignazio 78
2
Tra vecchio e nuovo
Crisi organiche, rivoluzioni e soluzioni autoritarie
(giovedì 11 maggio, ore 16:00/19:00)
Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni della Università di Cagliari, Viale S. Ignazio 78
3
Nazione e rivoluzione
Tradurre il marxismo in ogni formazione economico-sociale.
(giovedì 18 maggio, ore 16:00/19:00)
Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni della Università di Cagliari, Viale S. Ignazio 78
Un secolo di rivoluzioni. Percorsi gramsciani nel mondo.

17/11/2017, Marília (SP) Unesp: Ciclo de debates – Lenin e os 100 de “Imperialismo – fase superior do capitalismo”
21/09/2016, Uberlândia, lançamento livro “Lênin leitor de Marx”, Casa da Cultura.
6-09-2016 Florianopolis (Brasil), Conferenza: “Gramsci, meridionalismo e hegemonia”
5-09-2016, Florianopolis (Brasil), conferenza: “Fascismo e Antifascismo: o que a experiência histórica tem a nos ensinar?”
La Seconda Scuola Internazionale di Studi dedicati a Gramsci
“L’Unione Sarda”, 11/08/2016
Il pensiero di Antonio Gramsci ha portato la Sardegna in giro per il mondo, ora, con la Seconda Scuola internazionale di Studi Gramsciani (Ghilarza Summer School), (dal 5 al 10 settembre a Ghilarza), riporta un po’ di quel mondo da noi, in Sardegna. La GSS, nata dalla collaborazione tra l’Associazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza, la Fondazione Istituto Gramsci (Roma), l’International Gramsci Society (IGS) e il Laboratorio di Studi internazionali gramsciani dell’Università di Cagliari, e con il sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna, è oramai una realtà consolidata e riconosciuta a livello internazionale.
Come sappiamo, il 2017 sarà l’Ottantesimo anniversario della morte del pensatore sardo e questa iniziativa apre, anticipandole, le celebrazioni dell’anno gramsciano richiamando studiosi e docenti da tutto il mondo nel piccolo centro del Guilcer. L’attività della GSS è resa feconda dall’incontro tra approcci e metodologie diverse suscitate dall’opera di Gramsci nei diversi Paesi. I docenti della Scuola sono così nomi illustri del firmamento gramsciano mondiale, come Joseph A. Buttigieg (University of Notre Dame, Indiana/USA), Giuseppe Cospito (Università di Pavia), Romain Descendre (ENS, Lyon), Gianni Francioni (Università di Pavia), Fabio Frosini (Università di Urbino), Francesca Izzo (Università di Napoli “L’Orientale”), Anne Showstack Sassoon (Birkbeck, University of London), André Tosel (Université de Nice Sophia Antipolis), Jean-Claude Zancarini (ENS, Lyon), Cosimo Zene (SOAS, University of London).
Gli studenti che parteciperanno ai lavori sono stati scelti secondo i termini di un bando che ha assegnato 15 borse, sulla base dei progetti di ricerca e dei curriculum vitae presentati, alla fine di un lungo processo selettivo curato dal Comitato Scientifico della GSS con domande provenienti da tre continenti. Del corpo di studiosi cui è stata attribuita la borsa, 4 provengono dall’Italia, 6 dall’America Latina (3 dal Brasile, 2 dall’Argentina e 1 dal Messico), 2 dagli USA, 2 dalla Francia e 1 dall’Inghilterra. Al di là dei momenti seminariali, la GSS ha previsto alcuni incontri pubblici con i suoi docenti, per coinvolgere non solo gli addetti ai lavori ma anche quanti avessero semplicemente interesse a intercettare questo momento di discussione e approfondimento.
Ad ogni edizione i lavori della scuola sono definiti attorno a un argomento, quello di quest’anno ha per titolo “L’estensione della ideologia: folclore, senso comune, buon senso, filosofia”. Un plesso tematico ricco nel quale rientrano ambiti disciplinari differenti e da cui si dipanano alcuni nodi essenziali relativi ai rapporti tra dominio ed egemonia, contribuendo a definire in forme più complesse e moderne il concetto stesso di ideologia. Una visione più ampia dunque, alla luce delle diverse articolazioni culturali nella società civile e delle forme consapevoli o spontanee, organiche e coerenti o contraddittorie, in cui si formano le diverse visioni del mondo tra loro in conflitto. Proprio a partire da questa complessità, Gramsci ha studiato quanto l’esclusività delle funzioni intellettuali, la tendenza a presentare il sapere, la filosofia “il dirigere” come un qualcosa di riservato a una casta specializzata, sia uno tra i più formidabili strumenti di governo sulle grandi masse popolari. Ogni uomo è un filosofo secondo Gramsci, partecipa a una determinata visione del mondo, aderisce a quella «filosofia spontanea» che si compone del linguaggio, del «senso comune» e del «buon senso», della «religione popolare» nella quale si manifestano le opinioni, le superstizioni, le credenze proprie di ciò che viene definito folclore. Tuttavia questa «filosofia spontanea» è imposta agli individui meccanicamente dall’ambiente esterno e dai gruppi sociali a cui questi appartengono fin dal loro ingresso «nel mondo cosciente», dunque perché i subalterni acquisiscano piena coscienza di sé devono andare oltre la «filosofia spontanea», giungere al momento della critica e della consapevolezza, la sola capace di determinare la loro trasformazione in soggetti attivi e protagonisti dei processi storici.
Questioni non oziose, o di archeologia intellettuale, ma estremamente attuali, perché centrali e operative nelle società moderne dominate dai grandi mezzi di comunicazione di massa, il cui approfondimento ci aiuta a leggere in maniera più unitaria, meno superficiale ed episodica, gli aspetti essenziali della realtà culturale, sociale e politica che ci circonda.
Gianni Fresu
professore associato Universidade Federal de Uberlandia (MG/Brasil), Comitato Scientifico GSS